È la mattina dell’8 Aprile a Seattle quando l’elettricista Gary Smith entrando nella residenza Cobain per istallare delle luci di sicurezza scorge il corpo del frontman dei Nirvana disteso sul pavimento della serra vicino al garage. Al momento del rinvenimento non pensa immediatamente alla morte di Kurt, solo avvicinandosi al corpo si rende conto della situazione e raccoglie una lettera da terra, una sorta d’addio che viene poi valutata dall’investigatore incaricato di svolgere le indagini come indizio non probante del suicidio, inizialmente. Vicino al cantante viene rinvenuto anche il fucile Remington M-11 calibro 20 comprato dall’amico Dylan Carlson (leader degli Earth) e l’autopsia rivela che il decesso si può attestare al pomeriggio del 5, tre giorni prima del ritrovamento. Si dissolve così la vita dell’icona planetaria più fragile di sempre, un trauma per tutto il movimento giovanile che ha amato visceralmente questo biondo songwriter ribelle e la sua…
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