Lewis Allan “Lou” Reed, originario di Long Island, nell’immaginario collettivo rappresenta tutto il vizio, le maldicenze dei luoghi più malfamati di New York, Lou Reed ne raffigura ilvolto, l’immagine più torbida. Bisessuale dichiarato già in giovanissima età viene costretto dalla famiglia perbenista a trattamenti quali l’elettroshock, eventi che segnano drasticamente la personalità e le spesso impresentabili manifestazioni sociali, deviate, malate di Lou. Innamorato del Rock’n’Roll sin da bambino inizia l’avventura nel mondo del music biz una volta trasferitosi nella City, dove tra progetti abortiti e diverse sperimentazioni conosce il polistrumentista John Cale, colonna portante con Reed dei Velvet Underground, band che sboccia nel ’66, ben presto capace di plasmare il sound dei bassifondi cittadini. The Velvet Underground diventano in poco tempo gruppo di punta del laboratorio artistico Factory, centro culturale creato da Andy Warhol, geniale artista-talent scout che si lega ai musicisti, soprattutto al decadente e oscuro
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