Il 13 dicembre ’93 si consuma al Pier 48 di Central Waterfront, un grosso edificio portuale sul lungomare affacciato al Puget Sound di Seattle, l’ultima credibile danza dei Nirvana. Lo show di Mtv diventa l’occasione finale per vedere Kurt prima che svanisca nel fantasma di sé stesso. Il concerto con i limiti di uno spettacolo televisivo diventa parte del tour di supporto all’ultimo album In Utero e la formazione sul palco, come per l’Unplugged, è completata da Pat Smear e la violoncellista Lori Goldston, anche gli allestimenti rappresentano il classico set della tournée. La performance è inizialmente documentata e mandata in onda in esclusiva dall’emittente che la rilascia l’ultimo dell’anno in forma ridotta; il live viene poi ripreso e ripubblicato prima come Dvd e successivamente in vinile e digitale nella sua interezza. La sera del 13 dicembre sono attesi sul palco anche i Pearl Jam co-headliner dell’evento che invece non si presentano rifiutando l’invito il giorno stesso previsto per la registrazione e la produzione, che non vuol lasciare i Nirvana soli nel sostenere il format, vira sulla band di Kim Deal (Pixies) The Breeders e il gruppo Hip-Hop Cypress Hill. La setlist comprende diciassette brani che ripercorrono tutta la breve ma folgorante carriera dei ragazzi di Aberdeen, l’ennesimo documento imprescindibile per cogliere l’essenza Nirvana e l’impatto della loro musica sul mainstream.
di Gianluca Crugnola