Il viaggio chiamato vita comprende un bagaglio di esperienze, eventi, date che marchiano a fuoco la nostra gioventù, le nostre anime lasciando indelebili ricordi e significative immagini, scatti immortali che conservano la storia, inquietudini, ansie e leggerezza, le mie reminiscenze più importanti nel periodo adolescenziale sono legate alla musica ma anche al tubo catodico, la televisione e i suoi assurdi show, le soubrette, le réclame, il trash anni ’80 e in fine i TG immancabili compagni di pranzi e cene di tutte le famiglie italiane, superpotenze contrapposte, sindromi nucleari condizionano le nostre giornate, il racconto di un periodo che arriva al capolinea il 9 Novembre 1989, la fine di un’era controversa, la caduta del Muro di Berlino, il mondo occidentale cambia davanti ai miei occhi per sempre riunendo un popolo e sancendo la fine della guerra fredda. Il 21 Luglio 1990 sempre davanti alla TV assisto all’epocale riproduzione del sogno malato di Roger Waters, virtualmente sono li in Potsdamer Platz dalle 22 di quel giorno storico, incollato partecipo alla leggenda, le visionarie premonizioni dei Pink Floyd pubblicate circa 10 anni prima vengono portate in scena nel luogo simbolo di divisioni e alienazioni attraverso un mastodontico concerto rock. The Wall prende vita grazie alla volontà del suo padre artistico e il live risulta spettacolare, fuochi artificiali che illuminano la notte sopra il gigantesco palco, cast stellare e la doverosa e simbolica caduta del muro nel finale. Roger Waters materializza la sua più grande visione, il suo folle sogno, suonare The Wall nella Berlino riunificata.
Potsdamer Platz affollata da quasi 350mila persone, li per questo evento epocale, una produzione memorabile, scenografica, tanti grandi artisti ad accompagnare Roger nella realizzazione di quello che risulta uno dei live più importanti della storia rock, forse il più significativo, Waters ricostruisce il Muro alle spalle di un palco lungo 170 mt per farlo poi crollare mettendo in scena l’intera opera concepita originariamente. Il tutto mandato in diretta praticamente ovunque, trasformando la notte berlinese nella svolta socio-culturale che apre l’ultima decade del secolo; Outside The Wall
di Gianluca Crugnola
Stamattina mi “regali” un sacco di chicche musicali 😍😍
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Che concerto fu questo!!!! 😍😍😍
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Già, ha cambiato la mia predisposizione alla musica
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