Jagged Little Pill è un album molto importante per l’era post-grunge-elettronica che si apre a metà del decennio 90s, soprattutto al di qua dell’oceano.
Seppur risulti non del tutto maturo in diverse parti, Jagged Little Pill ha nella gigantesca personalità di Alanis Morissette un punto a favore, lei compensa questo vuoto con fervente passione e rabbia incontrollabile nella voce, nella gestualità. Anche la produzione è vincente e c’è un giusto equilibrio tra il rock classico e una sottile, lieve influenza elettronica che sta prendendo piede

Il disco è spigoloso e aggressivo come la Morissette, impossibile non rimanere colpiti da brani come You Oughta Know – Hand In My Pocket – Ironic – You Learn – Head Over Feet – All I Really Want, tutti singoli estratti in quest’ordine dal lavoro che arriva ad ottenere un successo in termini di vendite clamoroso, roboante. La capacità che spinge l’album così forte nei negozi sta nell’obiettivo, nei possibili acquirenti, Jagged Little Pill non si rivolge esclusivamente ad un pubblico fatto di ragazze adolescenti angosciate ma invece trova una strada vincente per aumentare il suo fascino, il suo appeal attraverso un pubblico trasversale che prende tutte le età. Jagged Little Pill è l’opera più compiuta di Alanis, i testi, le melodie, l’umore che lei canalizza perchè brava, incazzata al punto giusto e sarcastica, ironica, un esercizio di Pop-Rock che incontra l’attitudine Grunge per materializzare un nuovo idolo femminile alternativo. Alcune canzoni all’interno di questo album divengono inni nel periodo e segnano molti che da esso vengono catturati

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